Come si taglia un diamante

Si sa che il diamante è una pietra davvero molto dura, e forse proprio per questo motivo molte persone si chiedono come si taglia un diamante.

Esistono delle tecniche specifiche per eseguire questa operazione, e che si sono evolute nel corso dei decenni, sino ad arrivare ad oggi.

Vediamo, quindi, come avviene il taglio di un diamante passo dopo passo.

Come si taglia un diamante, passo per passo

Oggi le operazioni grazie alle quali è possibile tagliare un diamante sono abbastanza standard, e consentono di ottenere risultati molto precisi e di non rovinare la pietra.

Si può dire come il taglio preveda sicuramente le seguenti fasi:

  • Il clivaggio (oppure la segatura);
  • La preformazione;
  • La sfaccettatura;
  • La lucidatura.

Prima ancora del taglio vero e proprio, sarà però necessario effettuare uno studio relativo a quelli che potranno essere gli utilizzi migliori, e più indicati, per la pietra, anche in relazione ai suoi eventuali difetti.

Successivamente, si potrà finalmente passare al taglio vero e proprio, tramite, appunto, il clivaggio oppure la segatura.

Come si taglia un diamante con il clivaggio e la segatura

Come si è potuto vedere, esistono due tecniche principali per effettuare il taglio del diamante, il clivaggio e la segatura.

Il clivaggio è una tecnica di taglio che viene praticata partendo dal diamante grezzo.

La tecnica è davvero molto precisa, e si prenderà in considerazione quella che è la forma dell’ottaedro per effettuare il taglio, e anche per realizzare le facce della pietra.

La segatura è il sistema di tagli più utilizzato, e che spesso ha soppiantato il clivaggio.

La segatura si può effettuare in direzioni differenti, sia nelle tre direzioni, che vengono chiamate “quattro punti”, sia nelle sei direzioni, che vengono dette “due punti”.

Il clivaggio, quindi, consentiva di tagliare il diamante realizzando un colpo secco che seguita quella che era la venatura naturale della pietra, anche se oggi si usano sistemi differenti.

Infatti, per il taglio si seguirà ormai sempre la venatura naturale, ma non si daranno più colpi secchi, mentre si potrà usare una lama rotante che sarà stata ricoperta da polvere di diamante, in modo da poter essere resistente tanto quanto la pietra stessa.

Come si taglia un diamante, le fasi successive

Dopo il taglio vero e proprio si realizzano le fasi successive, che partono dalla preformazione.

Questa consente di preparare il diamante, che sarà ancora grezzo, per la sfaccettatura successiva.

La preformazione è un’operazione molto delicata, e si potrà costituire fissando la pietra ad un tornio e andando a provocare, con un secondo diamante, delle piccole fratture nella pietra stessa.

Dopo la preformazione sarà possibile eseguire la sfaccettatura, che darà la possibilità di andare a costituire otto faccette, sia nella parte superiore sia in quella inferiore, e con il medesimo procedimento si andranno anche a ricavare le altre quaranta faccette, che consentiranno di avere quello che viene spesso chiamato “Il taglio a brillante”.

Dopo aver eseguito tutti questi passaggi sarà possibile passare alla lucidatura della pietra, che consentirà di avere una pietra non solo ben tagliata, ma anche stupenda dal punto di vista estetico.

cusmano77
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