Come stringere, allargare, lucidare una fede nuziale

LA FEDE NUZIALE

La fede nuziale è di norma uno degli oggetti più importanti nella vita di una persona; comprato per amore viene solitamente indossato tutti i giorni e per molti anni.

I materiali di questi questi oggetti sono variabili, si va dall’oro, all’argento, al platino, mentre le dimensioni variano in base allo spessore in cui vengono lavorate (ci sono da 3, da 5 e da 10 grammi). Inoltre, è possibile personalizzarle anche con delle incisioni sia interne che esterne. Sono oggetti delicati e richiedono un altrettanto delicata cura.

Pur amando e curandola nel modo migliore possibile, col passare del tempo il nostro corpo muta e cambia così anche la dimensione delle nostre dita, rendendo quindi la fede troppo grande o troppo piccola e richiedendo un ingrandimento o una riduzione della stessa.

Essendo l’operazione costosa, è possibile cadere nella trappola del fai da te ma è sconsigliabile farlo, sia per motivi economici (si dovrebbe comunque spendere soldi per acquistare strumenti speciali che difficilmente sono presenti in casa) sia per il rischio di alterare la forma dell’anello o di non riuscire a nascondere i tagli. Se questi poi non sono saldati correttamente, la fede diventa molto fragile e può spaccarsi o, ancora peggio, aprirsi. E’ sempre meglio quindi rivolgersi ad un esperto del settore, come l’orafo, che con la sua esperienza, tecnica e bravura può offrire un servizio migliore e modificare le dimensioni di altri gioielli (come bracciali collier e anelli) senza alterarne l’estetica. Il servizio su misura offerto da questi soggetti comprende nello specifico: la diagnosi, la regolazione della misura, la lucidatura, la pulizia del gioiello e, se necessario, la finitura in rodio.

COME RIDURLA O INGRANDIRLA: LA TECNICA

La tecnica di regolazione della misura di un gioiello come la fede è un’operazione delicata e come si è detto richiede specifiche competenze sia teoriche che manuali.

L’obiettivo è accorciare o aumentare il perimetro dell’anello, e per farlo l’orafo usa svariati utensili come un’asta per calcolare il diametro della fede e modificarlo di conseguenza, un seghetto con una lama molto fine, chiamata a doppio zero (questa lama è in grado di effettuare dei tagli molto molto ridotti) e un cannello a gas, necessario poi per eliminare i tagli con una saldatura in oro.

Fondamentale però prima di tutto è prendere la misurazione esatta del dito: esiste infatti uno specifico strumento chiamato mandrino per anelli (Sizing Rings in inglese) il quale è dotato di varie misure e consente quindi una regolazione precisa di ogni tipo di dito. Tra i vari mandrini presenti in commercio può esserci una diversa calibratura e, quindi, può risultare una misura diversa della circonferenza. La variazione è di solito tra 1/4 e 1/2 della dimensione.
Un’altro elemento importante è il peso dell’oggetto:  un vero esperto infatti pesa sempre la fede nuziale prima di procedere all’ampliamento, per vedere quanto aumenterà di peso dell’anello e calcolare in modo più dettagliato il costo dell’intervento.

Una volta presa la misura del dito in questione, l’artigiano apre la circonferenza con una sega molto sottile. Poi preleva (se deve stringere) o aggiunge un pezzetto di metallo simile a quello dell’anello (es platino). Con le pinze, ricongiunge i due pezzi separati. A questo punto salda l’anello e, per completare l’opera, lo si martella in posizione radiale ed assiale, lo si lima nuovamente e si poi passa alla fase di lucidatura. Questa quale viene fatta con spazzole precedentemente immerse in tre paste abrasive diverse e ripetuta più volte, fino a ottenere la superficie desiderata.

Nel caso l’obiettivo sia la riduzione, e sull’anello siano presenti delle pietre, queste dovranno essere strette di nuovo nelle griffe. C’è un limite: se le pietre non possono essere strette rischiano di cadere fuori dal supporto metallico, per questo in alcuni casi l’orafo è costretto a ridurre il numero delle stesse.

IL COSTO

l costo di tutta l’operazione dipende molto dalla quantità del lavoro e dalle dimensioni dell’anello, dal peso e dal tipo di metallo. Lavorare il platino ad esempio è più costoso dell’oro, perché ci vuole più calore e più attenzione. Di solito è più costoso anche lavorare su anelli con le pietre, le quali essendo delicate hanno bisogno di cure particolari. Solo diamante, lo zaffiro, e il rubino possono, ad esempio, resistere al calore di una fiamma di saldatura; tutti gli altri tipi di pietre devono o essere rimosse dall’anello, oppure lavorate con l’uso di un laser  perché se vengono riscaldate si bruciano e sono irrimediabilmente rovinate. Il maggior lavoro e le attrezzature necessarie per queste specifiche lavorazioni può chiaramente alzare il costo dell’intero intervento.

cusmano77
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