Gioielli per le nozze d’argento : consigli per la tua lei

Il matrimonio, in tutte le sue molteplici forme e riti, rappresenta sempre e comunque l’unione spirituale di una coppia: la celebrazione dell’incontro di due anime e dell’inizio di un viaggio, un percorso di vita in cui ciascun passo segna un nuovo traguardo.

Ogni anno trascorso insieme è sempre motivo di giubilo e l’anniversario è per questa ragione l’occasione per ricordare quanta strada sia stata già percorsa, in forza della promessa che i coniugi si sono reciprocamente scambiati anni prima. Alcuni anniversari tuttavia sono senza dubbio più significativi di altri: venticinquesimi, cinquantesimi sono ammirevoli traguardi per tutte le coppie che li hanno raggiunti, non senza fatica, e proprio per questa ragione da secoli questi eventi vengono tradizionalmente celebrati in maniera speciale. In epoca recente e in particolare dal 1922 anche agli altri anniversari è stata riconosciuta maggiore importanza, grazie all’intervento della scrittrice Emily Post, la quale decise di assegnare nella sua opera Etiquette in Society, in Business, in Politics and at Home a ciascun anniversario di matrimonio un materiale che lo simboleggiasse (nozze di carta per il primo, di cotone per il secondo, di cuoio per il terzo ecc.). Ciò nonostante il primo vero e grande traguardo nella coscienza popolare rimane pur sempre le nozze d’argento, le quali ricorrono in occasione del venticinquesimo anno di matrimonio. Non vi è modo migliore di festeggiare un matrimonio lungo un quarto di secolo se non tramite il dono di un gioiello. Il predicato “d’argento”, infatti, non è frutto di una scelta casuale: come si avrà modo di apprendere nel prosieguo, moda, storia e tradizione legano quasi inscindibilmente questa circostanza alle opere dei mastri orafi.

Nozze d’argento: una storia tutta europea.

Sulle origini di questa ricorrenza e sul perché siano state denominate nozze d’argento esistono due diversi racconti. Il più noto si riconduce ad una storia dell’anno Mille, tramandata da un monaco benedettino di Cluny, nell’entroterra francese. Secondo quanto riportato in questo scritto tutto ebbe inizio grazie al duca dei Franchi Hugues Capet, conte di Parigi, successivamente incoronato sovrano del Regno di Francia. Costui, recatosi nella periferia parigina per visitare il podere ricevuto in eredità da un suo zio, vi trovò due anziani servi, un uomo e una donna entrambi ancora celibi, i quali si erano fedelmente occupati di quelle terre per una vita intera. Il conte di Parigi, ammirato dalla sua dedizione, si rivolse alla donna e le fece una proposta per ringraziarla dei suoi prolungati servigi: le avrebbe donato una dote (ossia il podere in cui aveva lavorato per tanti anni) e un marito, nella persona dell’altro servo (se costui avesse acconsentito), così da poter finalmente convolare a giuste nozze. Il servo, dal canto suo, acconsentì, per quanto fosse stupito dalla volontà che i due si unissero in matrimonio ora che entrambi avevano “i capelli d’argento”. Hugues Capet così, per suggellare l’unione tra i servi, diede loro uno dei suoi anelli di argento, ricoperto di pietre preziose, affinché il servo potesse donarlo alla sua sposa come fede nuziale. La storia divenne famosa in tutta Francia e secondo questa tradizione furono proprio l’argento dei capelli e della fede a rendere questo metallo il simbolo di un matrimonio maturo.
Meno nota, ma altrettanto significativa è la tradizione che proviene dalla Germania, secondo cui, in occasione del venticinquesimo anno di matrimonio, la sposa usava portare sul capo (o, secondo contrastanti versioni, le veniva donata durante i festeggiamenti) una corona d’argento per accogliere i suoi ospiti in questa giornata di festa.

Venticinque anni: quando il gioiello è d’obbligo.

Come si è avuto già modo d’intendere, non solo la tradizione, ma anche ciò che questa stessa rappresenta, fa sì che sia necessario celebrarla degnamente, nonché suggellarla con un simbolo, un gioiello per l’appunto, che possa testimoniare agli occhi di tutti e per gli anni a venire il grande traguardo raggiunto dalla coppia.
Per quanto attiene la scelta del metallo la tradizione parrebbe imporre, come è d’altronde facile desumere, la scelta dell’argento; ciò nonostante nulla vieta l’acquisto di un prezioso in oro bianco: metallo più pregevole e duraturo rispetto all’argento, ma comunque in linea con la tradizione (alcuni lo ritengono addirittura preferibile). Sconsigliato, invece, l’oro giallo, metallo tradizionalmente associato al matrimonio, nonché simbolo del cinquantesimo anniversario.
Per quanto attiene, invece, il tipo di gioiello in questa occasione si rivolge frequentemente il proprio interesse verso anelli e fedi, affinché il dono possa dirsi evocativo dell’unione matrimoniale che ci si accinge a festeggiare.
Tanto premesso, è possibile compiere diverse scelte, alcune di queste anche alquanto ovvie: un’opzione sicuramente diffusa è quella dell’acquisto di una nuova coppia di fedi, questa volta in argento o, come già accennato, in oro bianco, da indossare sempre sull’anulare sinistro, in aggiunta alle fedi nuziali in oro. In alternativa, nulla vieta di acquistare un anello solo per la propria lei: anche in questo caso è da preferire l’oro bianco, ma impreziosito da diamanti, come in un anello modello eternity, oppure da rubini o smeraldi.
Una scelta in contro tendenza, ma comunque d’effetto è quella di donare un bracciale: la simbologia orafa, nonché secoli di tradizione risalenti sino all’antica Grecia, vede in questo prezioso la rappresentazione dell’unione intima di due persone, un cerchio senza fine che unisce colui che lo dona e chi lo riceve. Tra i modelli più indicati per questa ricorrenza vi sono sicuramente i bracciali tennis, in oro bianco, ricoperti di diamanti, oppure bracciali a corda, o a palline, in oro bianco e giallo, in cui l’unione dei due metalli rievoca l’unione della coppia che ancora perdura dopo venticinque anni.

Un gioiello unico, per un’occasione unica.

Per donare un gioiello che sia unico e speciale, molti oggi si rivolgono alla gioielleria vintage, nonché all’artigianato orafo fiorentino. Si tratta di un settore altamente ricercato sopratutto in queste circostanze, poiché capace di offrire prodotti dal gusto ricercato, ma con un design pressoché inimitabile. Soprattutto la gioielleria vintage offre la possibilità di scegliere tra preziosi forgiati con tecniche e disegni ormai abbandonati, ma che non per questo hanno perduto il proprio fascino. In questo mercato, inoltre, è più facile trovare anelli con gemme e pietre preziose: prodotti di grande raffinatezza, perfetti per una donna matura ed elegante.

cusmano77
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