Il diamante e i gioielli

L’origine dei diamanti

La nascita del diamante è legata all’elemento del carbonio: questa pietra preziosa è formata da un reticolo cristallino di atomi di carbonio posizionati in maniera tetraedrica. Esso ha quindi una formazione completamente naturale, si trova sotto terra e ciò che lo caratterizza rispetto alle altre forme di carbonio, come la grafite, è la durezza: nella scala di Mohs il diamante ha un valore di 10, ovvero il massimo, questo significa che è il minerale più duro presente in natura. La pietra risulta, di fatto, trasparente e incolore, inattaccabile dagli acidi; la cristallizzazione del carbonio è dovuta alla pressione e alla temperatura a cui è sottoposto che corrispondono a 50kbar e a un minimo di 900 gradi. Per avere condizioni di questo genere bisogna superare lo strato superiore della terra e scendere a una profondità minima di 150 km.

La rarità e il valore del diamante

A causa della sua peculiare formazione il diamante risulta essere una pietra molto rara, ma vi sono anche altre caratteristiche lo rendono molto prezioso.

Sono quattro i fattori che determinano il valore del diamante: il peso della pietra, detta anche carato, generalmente un carato corrisponde a un diamante di 6,5 millimetri.

In secondo luogo bisogna considerare la purezza del minerale e si determina dal numero delle inclusioni, dalla loro visibilità e dalla posizione sulla gemma: più esse sono assenti più il diamante è puro e acquista valore.
Le inclusioni si possono anche modificare artificialmente con il laser, questa pratica si fa quando il difetto si presenta come una piccola macchia nera; in questo modo nella gemma si crea un piccolo buco che può venir chiuso con appositi materiali in modo tale da non rendere visibile l’imperfezione.

diamanti di Audrey Hepburn

Fondamentale è il taglio e la brillantezza del diamante: esso deve essere fatto in modo tale da valorizzare al massimo la gemma. Questo criterio incide fortemente sulla brillantezza della gemma, conferendole uno stile unico; nel corso della storia i diamanti sono stati tagliati in diversi modi ma i principali sono i seguenti: diamante rotondo, principessa, a cuore, ovale, a smeraldo e a pera.

Infine l’ultimo fattore che stabilisce il valore di un diamante è il colore: si va dal bianco eccezionale che corrisponde a quello più raro fino al bianco colorito. Inoltre esistono anche i diamanti colorati che si formano in natura nello stesso modo delle gemme trasparenti solo che in questo caso il giacimento delle pietre è in presenza di oligo elementi che lo colorano, per esempio l’azoto da un colore giallo; oppure se subiscono una pressione maggiore nella loro formazione assumono un colorito rosso.

In alternativa il diamante può essere trattato artificialmente e assumere il colore desiderato ma va da sé che questo processo fa diminuire leggermente il valore della pietra.

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Il significato dei diamanti nella storia e il loro valore

Da sempre il diamante ha rappresento la purezza ed è una delle pietre più ambite e desiderate per via della sua trasparenza, brillantezza ma anche per la durezza. D’altronde l’etimologia del nome della gemma spiega molte cose: dal greco adamai, non domabile, indica molte caratteristiche della persona che lo possiede. Per questo motivo, nel corso della storia, il diamante è stato utilizzato per creare gioielli unici che rappresentassero il potere: venivano utilizzati dalle famiglie reali per ribadire la loro grandezza, celebri infatti sono i diamanti della corona britannica.
Sono molti i gioielli famosi composti da diamanti come la stella d’Africa che ha un peso di 3.106 carati; il diamante verde di Dresra che deve il suo colore per la vicinanza a materiali radioattivi. Un altro esempio famoso è la gemma Hope nota anche come il blu di Francia, alla quale è legata anche la leggenda che la pietra porti sfortuna ai suoi proprietari.

Il diamante è molto apprezzato anche nei gioielli vintage già di per sé ricchi di storia e di fascino, ad esempio come nell’anello a fiocco, fatto a mano con dei brillanti che hanno un valore di 0,75 carati e che formano un fiocco stilizzato. Oppure negli orecchini squadrati in oro bianco con un pavé di diamanti per 2,5 carati complessivi.
Il diamante in ogni modo si lega bene con anche con altre pietre quali rubini e zaffiri, anche se le donne spesso lo preferiscono da solo, come pietra unica, incastonato in un anello o in una collana. Il classico “solitario” è il regalo più apprezzato dal mondo femminile, sopratutto se rappresenta un impegno d’amore o una proposta di matrimonio.

 

cusmano77
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