Il prezioso commesso fiorentino

Un nome insolito per una tecnica bellissima e apprezzata in tutto il mondo. Si tratta del così detto Commesso fiorentino, un sistema che viene anche chiamato Mosaico Fiorentino e che consente di decorare in modo unico diversi tipi di ambienti.

Il commesso fiorentino, infatti, viene spesso utilizzato per realizzare decorazioni per muri e pavimenti, e va a riprendere addirittura l’opus sectile del tempo dei romani.

Grazie a questo tipo di decorazioni  è possibile creare delle composizioni, costituite da frammenti di pietra e da intagli, che possono tranquillamente essere scambiate per veri e propri quadri.

La storia del commesso fiorentino

Il commesso fiorentino iniziò a diventare una tecnica molto utilizzata per la decorazione sul finire del 1500, ed in particolare durante il periodo dei Medici.

Grazie alla presenza di questa famiglia, fu possibile andare a perfezionare la tecnica di composizione e sempre durante questo periodo venne istituito l’Opificio delle Pietre dure, che esiste ancora oggi.

Successivamente, la tecnica decorativa si diffuse in tutta Europa, arrivando, ad esempio a Praga, e andando, via via, diffondendosi anche in molte aree dello Stivale, soprattutto nel 1600.

Che cos’è il commesso fiorentino?

Dopo aver visto quella che è la storia del commesso fiorentino, è ora possibile andare a notare in che cosa consista nel dettaglio.

Per arrivare ad avere una decorazione fatta con questa tecnica si partirà da un disegno, che servirà come guida per la realizzazione dell’opera finale.

Successivamente, si prenderanno i pezzi di pietra, e di altri materiali colorati, e si andranno a tagliare con un filo metallico, ma senza dover mantenere per forza una forma di tipo regolare.

I materiali che si utilizzano prevedono sia le pietre preziose, sia quelle non necessariamente costose, ma colorate al punto giusto. Infatti, obiettivo essenziale del commesso fiorentino è anche quello di arrivare a creare delle sfumature di colore che siano in grado di dare movimento all’opera.

I diversi frammenti di pietra si andranno ad attaccare al supporto, o direttamente al muro o al pavimento, e l’ultimo passaggio sarà quello della livellazione e della lucidatura delle pietre.

Il commesso fiorentino richiede una particolare esperienza, oltre che la capacità di essere molto precisi nello svolgere il lavoro.

Proprio per questi elementi questi tipi di composizione non sono più molto diffusi, in quanto mancano gli artigiani che siano capaci di mettere in pratica quest’arte.

Ad ogni modo, per chi apprezzi questo stile sarà possibile farselo riprodurre, sia per decorazioni a parete o a pavimento, sia per mobili e altri elementi d’arredo.

Dove trovare le opere di Commesso Fiorentino

Le composizioni effettuate in commesso fiorentino sono sparse un po’ per tutto il mondo, ma sicuramente sarà possibile vederne moltissime presso l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze.

Anche la Cappella dei Principi di San Lorenzo ospita molte composizioni effettuate secondo questa tecnica. In particolare, si possono notare nella parte alta della struttura della cappella, e anche nella zoccolatura.

Ammirare ancora oggi queste opere è un privilegio che bisognerebbe apprezzare, in quanto, com’è già stato indicato, la creazione di composizioni in commesso fiorentino sta scomparendo sempre di più, e sarà sempre più raro poterle apprezzare.

cusmano77
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